Maria Teresa Liuzzo- Un mondo per gli altri-Rifat Ismaili


MARIA TERESA LIUZZO- UN MONDO PER GLI ALTRI

Quando incontri brave persone e amici, sembra che tu sia ringiovanito e i l benessere dell’anima sia ripristinato. Ma quando incontri amici speciali, persone di penna e amanti ed estimatori dell’arte, ti senti fortunato e illuminato, come se davanti a te ci fossero migliaia di specchi che riflettono la magia della vita e la sublimità per cui siamo in questo mondo. L’incontro casuale con la meravigliosa poetessa italiana Maria Teresa Liuzzo, attraverso i suoi libri, è stato come una sinfonia, di quei suoni che all’improvviso entrano nell’anima mentre si cammina in parchi verdi, e ogni foglia che cade, ogni farfalla che svolazza nell’aria, ogni creatura che si muove, non importa quanto microscopica, ti riempie di energia positiva e ti motiva.
L’incontro poetico con Maria e la sua poesia ha i l sapore di Chopin, un incontro dolce e lirico che trasmette l’infinità dell’animo di una grande donna, dove quasi ogni giorno, per anni, ha scritto su carta i suoi sentimenti più intimi, confidando non solo nel divinità ma anche nel suo lettore. Mi trovo in questo momento, nei panni di una lettore, davanti ad alcuni suoi libri, a meditare e a riflettere su tutto ciò che ha scritto, senza poterne dare una definizione. Ma quale definizione può esserci dell’ampiezza dell’anima di un poeta che non si può misurare neanche con le profondità degli oceani, né con i fiumi interni nelle profondità della terra, perché l’anima pura del poeta non può essere corrotta e misurata e appartiene all’eternità. Prima, con i l mio arrivo in Italia nel 1991, da emigrante sulle navi del destino, quando mi fermai nella prospera terra di Dante e Petrarca, avevo conosciuto e rimasi affascinato da penne potenti come Italo Calvino (tengo sempre in mente, per esempio, il suo romanzo “Il visconte dimezzato”), ma anche le strane storie di Pirandello (i l suo racconto “Il Chiodo” mi sconvolge ancora da quando l’ho letto decine di anni fa). Quasimodo mi ha fatto prigioniero con la sua poesia e ho tradotto alcune sue poesie pubblicandole sul prestigioso giornale letterario “Drita”, ma anche Montale mi ha sedotto con i l suo modo di fare poesie. Indubbiamente Pasolini sarà per me fonte d’ispirazione e una bussola per i l mio percorso di poeta, ma anche Dino Buzati con i l suo “Deserto dei Tartari” e i suoi racconti mi hanno sempre incuriosito. Ma che dire del Pinocchio di Collodi e delle storie di Giani Rodari, quando anche la letteratura per l’infanzia ha la sua parte e rientra di diritto nel meritato principato delle lettere.
Sarebbe lungo citare i nomi a cui è legato i l mio amore per la letteratura italiana. Posso solo dire con piena convinzione e sottolineare con orgoglio, ora che l’Italia è diventata la mia seconda patria, che questo magnifico e bellissimo Paese ha prodotto, di volta in volta, tanti grandi nomi e premi Nobel nel panorama mondiale dell’arte letteraria, nomi come Carducci, Pirandello, Montale, Quasimodo,
Dario Fo, Deledda, ecc., continua a far emergere tanti altri nomi di spicco, protagonisti con un indiscutibile impulso dominante della cultura italiana e mondiale. Uno di questi nomi è quello di Maria Teresa Liuzzo, poetessa, ricercatrice, scrittrice, ecc., che con la sua variegata opera è portavoce della cultura italiana, in particolare della Calabria dove è nata e cresciuta, è la voce degli emancipazione, una donna con una visione moderna della vita, è la personificazione della persona che esige molto da se stesso ma anche dalla società che lo circonda, trasmettendo e plasmando attraverso i suoi versi un’etica nuova e all’avanguardia, forgiando nella creazione di nuove idee e l’affermazione dell’uomo in una posizione primaria.
Appena sfoglio i l libro e si va a dare un’occhiata ai versetti, quello che salta subito all’occhio è la mancanza di titoli, o di divisioni in numeri o in capitoli. La nostra poetessa Maria Teresa Liuzzo non usa titoli, ma entra direttamente nel verso e nella composizione letteraria. In un altro suo libro poetico dal titolo “Danza la notte nelle tue pupille” (A.G.A.R. Editrice-Reggio Calabria 2022), con postfazione del critico Mauro D’Castelli, i titoli sono mancanti, ma il primo verso serve anche da titolo, dove nella stampa editoriale è tratteggiato con un inchiostro più forte degli altri versi che seguono. Ma Maria Teresa Liuzzo alterna piuttosto bene poesia e prosa. Lo testimoniano i suoi romanzi dove, con una descrizione chirurgica, ci regala dettagli minuziosi della vita italiana che è indissolubilmente legata a quella dei personaggi da lei trattati.
Le coordinate della geografia letteraria della poesia di Liuzzo sono ovunque, innanzitutto nella memoria umana di chi l’ha letta e ne ha assorbito la vitalità e la forza poetica, la magia delle parole, l’efficienza del pensiero intellettuale, la filosofia del quotidiano. I l lettore di oggi ha molto da leggere e imparare dai tanti libri di Liuzzo. I suoi scritti sono multidimensionali e toccano i cieli del reale e dell’irreale, giungono nei recessi più segreti dell’anima, si mescolano al misticismo e alla castità. La poesia è un mondo illimitato, astratto, e al suo interno si incontrano tutti i grandi pensatori dell’umanità, i viaggiatori che hanno portato la parola da una regione all’altra, lasciando all’umanità opere immortali. Attraverso i l poeta cieco Omero, oggi conosciamo un po’ di storia antica e delle guerre tra tribù greche, mentre l’Epopea di Gilgamesh ci trasmette l’eco delle prime civiltà mediterranee.
Ecco perché la poesia è necessaria e preziosa, perché è un trasmettitore di culture diverse, e la poesia di Maria Teresa Liuzzo interpreta al meglio questo atto. Lei è una ponte per unire due popoli amici come noi albanesi e il popolo italiano. La poesia unisce perché non ha parametri di materialismo e di interessi, ma è l’estratto spirituale di cuori sensibili, come i l miele delle api, come la seta, come ogni cosa preziosa. Non esistono quindi parole descrittive per riflettere la poesia di una poetessa unica e speciale come Maria Teresa Liuzzo. I l meglio del meglio è che ogni volta, a cena, dopo gli impegni di lavoro e di famiglia, lasciamo per qualche istante i l cellulare fuori dalle nostre mani, e torniamo ai libri veri, libri con sangue e ossa dei migliori scrittori, libri come questi scritti da Maria Teresa Liuzzo, e di viaggiare con la mente, con i loro grandi nomi, per un mondo migliore e più sicuro.

Rifat ISMAILI
Savona 28- 08- 2023